Il metallo degli dèi e dei re: miti e leggende sull’oro

Il metallo degli dèi e dei re: miti e leggende sull’oro

12.09.2025

 

 L’oro ha sempre attirato l’attenzione delle persone. In ogni epoca l’uomo ha cercato di accumulare il nobile metallo giallo, simbolo di ricchezza e prosperità.

Il primo articolo è dedicato ai racconti più antichi sull’oro.

 

Le mele d’oro di Eracle

Celebre per le sue imprese, Eracle era figlio del dio Zeus nella mitologia greca. Un giorno dovette procurarsi tre mele d’oro da un albero magico che dava frutti preziosi. Il melo dorato cresceva nel meraviglioso giardino del potente gigante Atlante. Con uno stratagemma, Eracle ingannò Atlante e ottenne le mele d’oro, che poi portò come offerta alla dea della strategia militare, Atena Pallade.

 

Il dono d’oro del re Mida

Uno dei miti più famosi legati all’oro è la leggenda del re Mida, noto per le sue immense ricchezze. Mida mostrò ospitalità a Sileno, compagno di Dioniso. In segno di gratitudine, Dioniso gli offrì qualsiasi ricompensa desiderasse. Così Mida ottenne il “dono d’oro”: tutto ciò che toccava si trasformava in oro puro, compresi cibo e bevande.

L’avidità di Mida però si rivelò un errore. Temendo di morire di fame, implorò l’aiuto di Dioniso. Per liberarlo dal dono, il dio gli ordinò di immergersi nelle acque del fiume Pattolo. Secondo la leggenda, da allora il fiume divenne ricco d’oro.

Nella foto: il re Mida si lava nella sorgente del fiume Pattolo, dipinto di Nicolas Poussin, 1627.

 

La statua d’oro di Semiramide

Nel IX secolo a.C. la regina assira Semiramide ordinò di realizzare in oro puro una statua della dea greca Rea. Il monumento era di dimensioni colossali: la madre degli dèi dell’Olimpo sedeva maestosamente su un trono, circondata da docili leoni d’oro.

Secondo i cronisti dell’antichità, il peso della composizione scultorea d’oro raggiungeva le 250 tonnellate. Tuttavia, non sono mai state trovate prove concrete dell’esistenza di questa preziosa statua.

 

Il dio Ra d’oro

La divinità più venerata nell’Antico Egitto era il dio supremo del sole Ra, creatore del mondo e degli uomini. Una leggenda antica racconta che gli abitanti del paese gli dedicarono una statua dorata alta 60 metri. I lunghi capelli del potente Ra erano fatti di oro puro.

Secondo la tradizione, la fenice era l’anima del dio Ra. Rinascendo dalle proprie ceneri, ogni alba salutava il sole dalla cima dorata del monumento. Resta però ignoto se il “Ra d’oro” sia mai esistito davvero.

 

Il mito di Cusco e il bastone d’oro degli Inca

Cusco è la città più antica del Perù. Secondo la leggenda, il suo fondatore fu Manco Cápac, il primo imperatore degli Inca. Le credenze di questo antico popolo erano strettamente legate ai fenomeni naturali e agli astri del cielo. Secondo i racconti, il Padre Sole e la Madre Luna inviarono sulla terra i loro figli. Al figlio consegnarono un bastone d’oro e ordinarono di fondare una città nel punto in cui il magico scettro sarebbe penetrato nel suolo.

Manco riuscì a piantare il bastone d’oro nella fertile valle ai piedi del monte Huanacauri, nel sud-est del Perù. In quel luogo i figli del Sole iniziarono a costruire la grande città, che divenne poi la capitale del ricchissimo impero inca. Il nome Cusco, nella lingua quechua, significa “ombelico della Terra” o “centro del mondo”.

Nella foto: la statua dorata del primo imperatore inca, Manco Cápac, nella città di Cusco, Perù.

 

In ogni epoca l’oro è stato associato al potere, alla grandezza e all’immortalità. I miti sui doni d’oro degli dèi sono solo una parte dell’eredità creativa ispirata da questo metallo prezioso. Ma non solo nelle leggende l’oro aveva un significato divino. Scoprite l’enorme importanza dell’oro nella cultura dell’antica Grecia nell’articolo “Gioielli d’oro di Hellas”.

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